Il 7 novembre 2024, ora di Helsinki, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha emesso un importante annuncio che aggiunge ufficialmente il trifenil fosfato (TPP) all'elenco delle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) ai sensi del regolamento REACH. Questo aggiornamento segna l'aumento dell'elenco delle SVHC a 242 sostanze, aggiungendo un altro capitolo alla regolamentazione delle sostanze chimiche nel mercato europeo.
Il TPP, chimicamente noto come trifenil fosfato, è un composto contenente fosforo ampiamente utilizzato come ritardante di fiamma e plastificante per plastiche e resine e come ammorbidente per gomma sintetica. Tuttavia, con l'intensificarsi della ricerca sulla sua sicurezza, è stato riscontrato che il TPP ha possibili impatti negativi sulla salute umana e sull'ambiente. Secondo gli studi, il TPP può essere assorbito dal corpo umano attraverso le vie orali e inalatorie, ha un lieve effetto inibitorio sull'eritrocita acetilcolinesterasi umana e mostra una forte tossicità per gli organismi acquatici, essendo classificato come Aquatic Hazard Acute Category 1 e Aquatic Hazard Chronic Category 1. Gli esperimenti hanno dimostrato che il TPP possiede significative proprietà di interferenza endocrina nei pesci e negli anfibi.
Sulla base di questi pericoli, l'ECHA ha incluso il TPP nell'elenco delle SVHC ai sensi dell'articolo 57(f) - ambiente del regolamento REACH dell'UE.
I produttori o gli importatori devono adempiere agli obblighi SVHC pertinenti entro sei mesi dal 7 novembre 2024 se i loro articoli per l'esportazione in Europa contengono TPP. Ai sensi del regolamento REACH dell'UE, se il contenuto di SVHC in un prodotto supera lo 0,1%, le informazioni pertinenti devono essere comunicate a valle, tra cui una SDS o una direttiva sull'uso sicuro, e contenere almeno il nome di tale SVHC. I consumatori possono presentare una richiesta analoga e i fornitori devono fornire le informazioni pertinenti gratuitamente entro 45 giorni.
Inoltre, i produttori, gli importatori o i rappresentanti esclusivi nell'UE sono tenuti a presentare una notifica SVHC all'ECHA quando il contenuto di SVHC in un articolo supera lo 0,1% e il volume annuo delle esportazioni supera 1 tonnellata. Per le nuove sostanze SVHC, l'obbligo di notifica deve essere completato entro 6 mesi dall'aggiunta all'elenco.
Vale la pena notare che dal 5 gennaio 2021, anche i prodotti contenenti più dello 0,1% di sostanze SVHC per l'esportazione in Europa dovranno completare la notifica SCIP prima di poter essere immessi sul mercato. Nel frattempo, gli articoli contenenti sostanze SVHC non potranno richiedere il marchio Ecolabel UE.
L'inclusione del TPP nell'elenco delle SVHC avrà senza dubbio un impatto di vasta portata sulla produzione e l'esportazione delle industrie interessate. I produttori e gli importatori devono prestare molta attenzione all'ultimo elenco SVHC emesso dall'ECHA e garantire la conformità dei loro prodotti. Allo stesso tempo, ricorda anche ai produttori e ai commercianti di sostanze chimiche globali che, nello sviluppo e nella produzione di sostanze chimiche, devono considerare appieno il loro impatto sull'ambiente e sulla salute umana e garantire la sicurezza e la sostenibilità dei loro prodotti.
In sintesi, l'inclusione formale del TPP nell'elenco delle SVHC è un'iniziativa importante nel campo della regolamentazione delle sostanze chimiche in Europa, che rafforza ulteriormente gli sforzi dell'UE per regolamentare le sostanze chimiche pericolose e ricorda alle imprese globali che devono prestare maggiore attenzione alla protezione ambientale e alla sicurezza dei loro prodotti.